Palazzo Chigi Albani nel 1935 circa
Attraverso l'iscrizione di una lapide del 1561 e murata al Castello Orsini di Soriano si intuisce l'intenzione del Cardinale Madruzzo: costruire a Soriano una dimora per i suoi temporanei soggiorni laddove una sorgente d'acqua che scorre attraverso una singolarissima configurazione di rocce di peperino suggerisce la realizzazione di una serie di fontane dove natura e artificio possono dar vita a gioghi di zampilli, cascatelle e vasche.
A muovere e ad animare queste imprese monumentali non era solo la magnificenza o il capriccio, era soprattutto la volontà di testimoniare, di dar forma visibile e perenne a tutto un clima culturale iniziatico, proprio dell'epoca, creatosi in cenacoli di uomini di lettere e d'arte raccolti intorno a mecenati illuminati, geniali come il Madruzzo e l'Orsini.
Con questa idea, oggi, il Sindaco Menicacci, alla presenza di un foltissimo pubblico, ha inaugurato dopo un decennio di lavori le restaurate "scuderie" di Palazzo Chigi Albani che graziead un contributo regionale ed alla compartecipazione del Comune arricchiscono il Polo Turistico Comunale che comprende Castello Orsini, il prossimo antiquarium ed una serie di percorsi naturalisti archeologici.
Le restaurate scuderie, peraltro luogo natio di Ernesto Monaci, sono diventante la sede della mirabile collezione di quadri che l'artista Sergio Ranucci aveva donato alla comunità oltre un decennio fa e che saranno ammirabili in una sede consona e prestigiosa. Nelle stessa sede trova spazio il centro documentale della collezione Mario Valentini una raccolta di libri che dal 1500 ai giorni nostri raccontano la storia del territori di Soriano nel Cimino e di tutti i comuni del viterbese ed ospiterà a breve anche le cartografie che dal 1400 al 1870 disegnano la storia della regione.
Dopo oltre 30 anni sono state riaperte al pubblico anche le restaurate fontane del Palazzo. Mirabile opera architettonica ed idraulica, forse unica nel suo genere, che grazie ad un contributo della Fondazione Carivit sono tornate allo splendore originale e "cantano acqua"come un tempo.
La parte al piano terreno ospiterà mostre temporanee e sarà inaugurata ospitando le opere del Maestro Ioppolo.
Il prossimo appuntamento sarà per l'estate, con l'impegno di inaugurare anche il giardino all'italiana che era degna cornice del Palazzo Chigi_Albani e della Fonte di Papacqua.