Castello Orsini
Il Castello Orsini è l'edificio più rappresentativo di Soriano nel Cimino. La Rocca, così come viene chiamata dagli abitanti di questo paese in provincia di Viterbo, svetta nella parte più alta dell'abitato nel cuore della Tuscia Viterbese.
Costruito nel 1200 per volontà della famiglia Orsini, divenne residenza estiva di Papa Nicolò III, che qui mori nel 1280. e più tardi affascinò Luigi Pirandello, uno dei massimi esponenti della letteratura italiana, che all'inizio del Nove...cento in più occasioni soggiornò nella Rocca.
Al Castello si accede attraverso alcune rampe che conducono all'ingresso vero e proprio. L'edificio ha forma di parallelepipedo, è composto dal palazzo, da una torre rettangolare e da alcuni fabbricati minori e da una corte interna. Utilizzato anche come carcere, oggi la struttura è in vendita a seguito della decisione del Governo Italiano di dismettere alcuni edifici di pregio di sua proprietà.
L'antico maniero è salito agli onori della cronaca anche per alcune presenze misteriose: secondo alcuni sarebbe abitato da tale Marcello, per altri moderni "acchiappa fantasmi" le stanze sarebbero abitate da una donna.
Tra gli elementi di maggiore pregio conservati all'interno del Castello Orsini va ricordato il prezioso altare in peperino, che precedente era ubicato nella Chiesa della Santissima Trinità del Cimino. Inoltre, nella parte superiore, che con molta probabilità venne adibita a piano nobile da parte degli Albani, oggi si trova ancora alcuni residui di decorazioni ad affresco, che probabilmente dovevano appartenere ad una cappella.
Nel corso dei secoli il maniero ha ospitato papi ...e nobili. Dapprima dimora estiva di Niccolò III Orsini, il pontefice volle la costruzione del maniero intorno all'antica torre quadrangolare. Gli Orsini mantennero il controllo del maniero e del feudo fino al XV secolo, quando papa Martino V lo affidò ai suoi familiari, i Colonna. Nel 1435, altro passaggio di proprietà, questa volta il maniero entra nella sfera di influenza di Giovanni Vitelleschi per volontà di papa Eugenio IV. Con la salita al soglio pontificio di Nicolo V sia il castello che il feudo passarono sotto il diretto controllo della chiesa. A Soriano nel Cimino soggiornò anche Rodrigo Borgia, prima del ritorno dei Colonna che poi lo cedettero ai della Rovere, ai Carafa, agli Altemps, agli Albani e infine ai Chigi. Nel corso del Novecento la struttura fu adibita a carcere.
Il cortile interno dell'antico maniero di Soriano nel Cimino è circondato da arcate a tutto sesto. Nonostante l'utilizzo della struttura come carcere, questo non ha intaccato la suggestione di questa fortezza tra le più suggestive di tutta la Tuscia. Visibile da diversi chilometri di distanza, per la sua posizione arroccata ai piedi dei Monti Cimini. Tutto intorno sorge l'antico borgo medievale.
Il Castello è anche al centro di alcune storie di misteriose presenze che vivono questi luoghi. Tra leggenda e mistero due sostanzialmente sono le tesi che si rincorrono: la prima riguarda la presenza di un uomo, tale Marcello, la seconda, invece, racconta di una mamma alla quale è stato strappato il suo piccolo figlio.